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Ciao Presidente Paolin

 NEGOZIANTE E POLITICO  Domani l’addio a Luigi Paolin Attestati di solidarietà alla famiglia. Stasera al San Giorgio il rosario     Cordogli...

 NEGOZIANTE E POLITICO 


Domani l’addio a Luigi Paolin


Attestati di solidarietà alla famiglia. Stasera al San Giorgio il rosario


 


 


Cordoglio e attestati di solidarietà alla famiglia di Luigi Paolin, ieri, dopo l’annuncio della scomparsa del negoziante ed ex politico spirato venerdì scorso all’ospedale di Sacile.


 


Stasera alla parrocchia del San Giorgio, a Pordenone, sarà recitato il rosario dalle 20.30 e per domani alle 15 saranno fissati i funerali.


Paolin, 83 anni, orginario di San Donà di Piave, si diplomò al Don Bosco e formò, come maestro, intere generazioni di scolari in diverse scuole elementari della provincia.


Dalla moglie Graziella ebbe tre figli: Cristina, oggi dipendente della Regione negli uffici di Pordenone, in via Oberdan, Pierluigi, agente di commercio di San Donà di Piave, e Federico, conosciuto disc jockey spirato tragicamente nel 2001 in un incidente sulla Cimpello-Sequals.


Proprio insieme alla moglie ha condiviso il mestiere e la passione di commerciante nel negozio di profumeria situato, da più di 50 anni, in corso Garibaldi a Pordenone, vicino all'incrocio con Piazzetta Cavour e anche a Bibione, negli anni '80.


Notevole il suo impegno nella politica. Fu l’ultimo segretario della Dc fino al 1993, ricoprì la carica di assessore comunale alle Finanze e ai Servizi demografici a Pordenone nella Giunta Cardin. Nel mondo del volontariato, fu cofondatore del Coro città di Pordenone San Marco, divenendo presidente dell'Unione Cori prima della Città di Pordenone, poi della provincia e infine anche a livello nazionale ed europeo.


Fu anche il fondatore del Club Bianco, che riunì al suo interno figure imprenditoriali di primissimo piano, tra le quali i vari Zanussi, Locatelli, Moro, Savio, Cimolai, con lo scopo di promuovere l'imprenditorialità della Provincia e dando anche una mano ai vari movimenti di emigranti pordenonesi sparsi nel mondo. Infine fu impegnato nel movimento che raccoglie gli ex allievi delle scuole e collegi salesiani. Per più di 50 anni è stato iscritto all'Unione del collegio di Pordenone, di cui è stato anche presidente agli inizi degli anni 2000 e Vice Presidente del Triveneto fino allo scorso settembre.


Lascia un’impronta indelebile nella vita e nei ricordi di Pordenone.


 


Fonte Messaggero Veneto. 


 


 


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