Il vescovo di Concordia-Pordenone: “Natale segno di speranza, Dio si fa dono gratuito” Monsignor Pellegrini ha augurato buone feste ai fedel...
Il vescovo di Concordia-Pordenone: “Natale segno di speranza, Dio si fa dono gratuito”
Monsignor Pellegrini ha augurato buone feste ai fedeli richiamando i principi cristiani. Messa anche all’ospedale con i sanitari in lotta contro la pandemia
PORDENONE. Il Natale è un segno di speranza. Questo, in sintesi, il messaggio che il vescovo della diocesi di Concordia-Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini, ha dato durante la messa natalizia nel duomo concattedrale di San Marco, a Pordenone, durante la quale ha dato la benedizione ai fedeli assieme agli auguri per le festività.
Il vescovo, nel suo intervento che ha voluto chiamare “Natale: Dio che si fa dono gratuito”, ha voluto ripercorrere le indicazioni che venivano date dalle letture delle celebrazioni a partire dalla domanda: “Ma quale luce di speranza può venire da questo Natale che ci trova ancora immersi nelle tenebre della pandemia, della disoccupazione, della crisi sociale, della sofferenza e solitudine di tanti ammalati, dell'incertezza del futuro?”.
Il Natale, ha proseguito il presule, è per tutti un segno di speranza davanti alle tenebre che in questo momento stiamo attraversando a livello sociale e sanitario. Dio però non si scoraggia nonostante il mondo non lo abbia accolto, e si fa dono gratuito per tutti per riportare la speranza nel cuore degli uomini e delle donne di questo tempo.
Un messaggio intenso quello di monsignor Pellegrini, che ha aggiunto: “Il Natale è la festa più rivoluzionaria della storia perché ha unito per sempre il cielo con la terra, che è diventata il luogo dell’abitazione di Dio", invitando i fedeli di tutta la diocesi a lasciarsi sorprendere dal Vangelo recuperando il senso del dono e della gratuità, perché “se vogliamo essere veramente umani dobbiamo fare spazio a questo principio, come espressione di vera fraternità”.
Nella serata della vigilia, il presule aveva celebrato la santa messa all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone con gli ammalati, i medici e gli infermieri impegnati nell’interminabile battaglia contro il Covid. Ha benedetto tre croci, da donare ai reparti di pneumologia, medicina 1 e medicina 2, richiamando i principi cristiani dell’accoglienza e del dialogo e incoraggiando i sanitari nel loro encomiabile lavoro.
Nella notte della Natività tanti pordenonesi hanno partecipato alla messa, con il cappellano dell’ospedale don Roberto Stefano e il ritmo del Coro dell’ospedale urbano. Preghiere e canti dedicati alla festa cristiana. “Dio ci chiede di amare tutti i fratelli e di accoglierli – ha aggiunto Pellegrini – nel segno dell’amore e della viciinanza”. La gioia del Natale si declina con i segni della fratellanza. “Cristo nasce tra i poveri”.
Una preghiera speciale per don Giuseppe Vecchies, l’ex parroco di Tamai mancato qualche ora prima del rito di Natale, per Covid e un pensiero forte anche per don Bernandino Del Col, l’ex cappellano dell’ospedale che si è spento un anno fa ed è rimasto nel cuore di tanta gente. Fonte giornalistica.
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